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Pubblicata il 04/12/2017
Una striscia rossa
sull'orizzonte di ferrigni monti
aperti come i mari di Venere
carosellò in un vasto giro
quando l'incipit girava sui due/quarti.

E quando l'esistenza e la forma
che è poi sostanza
furono riconosciute in breve lasso
i bambini che al tramonto
sedevano in crocchio
in attesa della notte sulla Thule
sorrisero.

Ora che sei già dentro
e conosci in volo tondo
questa volta senza più contorni
non avrai più pausa
per le code svolazzanti
del tuo Abito Morto.

Se il cielo andasse al tempo
in capovolgimenti e cariole musiche
avresti la valle come conca
ed i Grifi
lì vecchi di secoli
sarebbero affreschi
sotto i tuoi piedi.

Adesso solo sei
quella nuvola a fungo
dietro la siepe.

Adesso sei solo,
in fondo al giardino.
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Splendida

il 05/12/2017 alle 10:18