Si leva l'anima dalla carne
e vaga per quei cieli oltre il mondo
verso l'infinito rossore
di quel tramonto lontano.
La dolce ebbrezza che la sostiene
rivela l'immenso mistero
che avvolge il suo destino.
E vaga, vaga,
non sa quale sarà il suo limite
né il luogo ove giungerà.
Ma pur si fermerà,
anche se il mondo
scompare tra le stelle.
Ciao Beppe,
dà un senso di trasparenza e leggerezza questa tua bella poesia.
Poi il ritornare alla prima natura è di per sè un argomento che seduce.
Ed io sono stato sedotto da questa tua bellissima.
Ciao
Floriano