PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/11/2017
Fermo... Aspettando Godot!

il Potere, cinicamente immobile...

– Non ho mai agito aspettando Godot, –dice
–per tutti i mei giorni aspettando Godot,

e ho incominciato a vivere forte, – Assicura –
proprio andando incontro alla morte! –

il Potere Nostro fraternizza con il nemico, Fra la via Emilia e il West,
nei suggestivi odori della terra, nelle Impressioni di Settembre.

mio fratello é figlio unico, mormora a Rino Gaetano, prima del suo prematuro addio, e il suo definitivo rifiuto: Nuntereggaepiù !

Con la benedizione di un Dio che é Morto,
risorge ad Auschwitz, passando per un camino, fra la follia e le macerie della razza umana, chiedendosi desolato:
quando sarà che l´uomo
potrà imparare a vivere senza ammazzare?!

e il vento si poserà...

ma ancora tuona il cannone, ancora non é contento,
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento,
e ancora ci porta il vento...

ma io se fossi Dio, non avrei fatto gli errori di mio figlio, urla con Gaber, e sull´amore e sulla carità mi sarei spiegato un po´ meglio!

entra nelle ossa, con la passione per la Musica Ribelle,
e nelle vene con quattro buchi nella pelle,
di una disperata Lilly,

osserva Alice che guarda i gatti,
e i che gatti guardano il sole,
mentre mondo sta girando senza fretta!

si guarda nello specchio con Irene,
sempre lí, tranquilla,
al quarto piano, e le accende un altra sigaretta,

aspetta con Cesare perduto nella pioggia, da sei ore, il suo amore ballerina,
mentre il tram di mezzanotte se ne va!

e Lili Marleen, bella più che mai, sorride non gli dice la sua età!
ma Alice tutto questo non lo sa!!

il Potere serpeggia velenoso, nell´Angoscia Metropolitana,
e nelle Canzoni di Rabbia e di Morte di Claudio Lolli!

cerca con Battiato, un Centro di Gravità Permanente,
che non gli faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente!

e ride goffo, con Fo e Jannacci, ride isterico, ride disperato,
“Ho vist un Re, ah si, ah bhe, si bhe” sghignazza, confondendo e confondendosi, ma nel dubbio é deciso: Vengo anchio? No tu no!

complice delle donne, si confida con Fiorella, bevendo Caffé Nero Bollente, fingendo di non sapere Quello che le donne non dicono!

donne, du du du, ammicca ruffiano, con Adelmo Fornaciari,
donne in cerca di guai, Donne al telefono che non suona mai!

chissà dov´e casa mai? Si chiede il Potere, mentre vagabonda con i Nomadi, nello struggente Viaggio di un Poeta!

incredulo, bussa con Faber, cent´anni alla porta di Marinella,
che, chissá come, nel fiume scivolo´ a primavera!

e´ uno dei mille papaveri rossi, che nell´ombra dei fossi, fanno veglia a Piero, seppellito in un campo di grano, ucciso da un soldato come lui, disperso come lui, con il suo stesso identico umore,
ma con la divisa di un altro colore.

–Ninetta mia crepare di maggio, ci vuole tanto, troppo coraggio,
ninetta bella, dritto all´inferno, avrei preferito andarci d´inverno!–

saluta Lugano, il Potere, addio Lugano addio, Canta!

Fa un tuffo nelle melodie Medio Evo, e insieme a suo padre,
spende due soldi, per un Topolino, Alla fiera dell´Est!

corre veloce sul suo cavallo, sulla strada per Samarcanda,
spaventato alla vista di una nera signora fra la folla.

e se ne fotte del Pablo morto ammazzato, ma sempre vivo,
della moglie ingrassata, come da foto, e del suo gallo da battaglia!

il Potere fotte e sfotte!

se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve, che freddo amore mio, pensaci bene, far l´amore...

se la spassa con Giovanna, il Potere, e dice, strizzando l´occhio,

“E´ sempre la migliore! Fa dei giochetti da impazzire!”
e tranquillo assicura:

Non c´é niente da capire!

mente astuto, mente sornione, mentre osserva gente che fugge da se,
cercando un altro Egitto,
dove, lui, Il Potere, dice non può essere vero,
e loro, gli altri,
il contro – potere, dicono, non é più vero niente.

amore amore, naviga via, devo ancora svegliarmi!

eppure il vento soffia!

soffia ancora, con Pierangelo Bertoli, il Potere!

eppure sfiora le campagne,
sui fianchi accarezza le montagne,
scompiglia le donne fra i capelli,
corre a gara in volo con gli uccelli!

si, Soffia Contro, Il Potere, da vero falso contro – potere!

simile a un gigante cieco,
piedi d´argilla e artigli d´acciaio,
che vede solo se stesso, nel riflesso dello specchio che lo Immagina,
che lo reinventa, che lo amplifica,
che lo mimetizza e lo nasconde.

il Potere, un ignobile criminale,
capace di uccidere i Poeti pur di distruggere la Pace!

un nano orrendo, falsamente seducente, avido e ingordo,
insensibile al sibilo delle bombe, al dolore del mondo e ignobilmente sordo al grido accorato di John Lennon:

give Peace a Chance!

date una Speranza alla Pace!
marlav
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Un MIx di grandi parole e forse di presagi in tempi ove qualcuno stava gia' un passo avanti,un saluto

il 20/11/2017 alle 11:51

Sono frasi che restano per sempre nella vita di chi le ha vissute... sarò sempre in debito verso questi grandi Poeti, autori di perle così preziose!

il 20/11/2017 alle 17:00

Condivido il tuo pensiero ....sono frasi che hanno accompagnato la vita di tanti di noi e hanno guidato i nostri passi .......piacevole lettura Gabriela.

il 21/11/2017 alle 18:25

Grazie Gabriela, un abbraccio!!

il 23/11/2017 alle 20:17