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Pubblicata il 11/11/2017
A una festa rividi tanta gente
con cui avevo affettato l’infanzia,
m’accorsi che non avevamo più
nulla da condividere
e in segreto sentivo bisogno di ragionare
indagare su scie di chi fummo
e quando per un attimo
i fotogrammi dei ricordi
slittavano nei pensieri
eravamo così sconosciuti
senza né voglia né coraggio di conoscerci
e ci guardavamo negli occhi
abbeverati nelle primavere essiccate
subito bassi a coprire l’indagine
-Il tempo aveva forgiato di nascosto
a ognuno le anime e noi
tentavamo interpretarle
su calcolati danni di carcasse
che furono prototipi
ormai in qualche foto persa e se ritrovata
destava più intenzione il retro
con la speranza d'una data scritta
-Avrei potuto parlarvi di Lei
amore di gioventù ma io non ricordo mai
dei giocolieri del silenzio
e nel rivederla le assegnai un volto
refrattario al mio sguardo
perso nel sorteggio del domani
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da:Destini E Presagi
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bella

il 11/11/2017 alle 13:47