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Pubblicata il 02/11/2017
Mai pace quando per sfortuna
s'entra nel vortice, voci di popolo
a dar forza a cattiva nomea

dissi d'aver sparato un fagiano
ma a poca distanza
era morto un foggiano
bastò l'assonanza e fui arrestato

rivendicai al Giudice Rizieri Pece
a gran voce a lungo il manico mio della zappa
e ignaro a pausa di voce mi spedì celere al manicomio

azzitti mia moglie petulante mi chiamava,
ero in cantina ,dissi scocciato ho da fare, tiro vino
e mi denunciò per maltrattamenti

in tribunale mi chiesero dov'ero in quella data
al che risposi,infasciavo le canne al canneto
e m'arrestarono per spaccio di droga

al vanto tra amici di capire d'economia
d'aver studiato a scuola con acume
nei dettagli le banche,
dal balcone il maresciallo m'accusò
di progettare rapine
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da:Poesie Cialtrone
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