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Pubblicata il 28/10/2017
Nell'ultima estate di quiete
quel ricordo sfocato di Edith
e della piccola Sara
affacciate sul cortile,
rallegrate nei brevi giochi
della loro corta infanzia.

come i bracci di una Menorah
oggi restano sette unghiate
raggelate nella calce,
ciascuna impressa
per sette nostre colpe
od omissioni.

per una vittoria negata
al gioco della campana,
per un Kaddish mai recitato
nel tempo della sera,
per un lume mai acceso,
per un lutto mai portato,
per un cibo non conforme,
per un digiuno non rispettato.

per i nostri silenzi.

finché la Terra le libererà
e sarà realizzato il loro Regno
durante la loro nuova vita
ed i loro nuovi giorni,
presto, ed in un tempo vicino.

e si dica Amèn.

(Ghetto di Varsavia, 1944)
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bellissima, complimenti

il 28/10/2017 alle 19:33

Due luci accese per l'Eternità per Edith e Sara. Amen

il 28/10/2017 alle 20:51