A proposito di intimo...qui specie nella chiusa svisceri un malessere che arriva...arriva eccome.... eh si sempre più convinta il nostro modo di percepire le cose abbia punti in comune.... ;)
grazie fabri, l' altalena torna indietro e poi sale su... bellissima lettura, grazie grazie! un bacione
Questa volta sono io che confermo in pieno le osservazioni del Far...ovviamente ritengo di precisare che la morte di cui parla la Poetessa è una allegoria per intendere, appunto, la morte della Speranza...infatti quasi come se fosse in trance, ella cerca, ed io aggiungo, quasi disperatamente, di allietare ed allontanare quel tragico confine disegnando caramelle sui bordi di quel fantomatico tappeto...sommessamente mi viene in mente da un’epoca lontana la voce magica e trascendentale di Mina, la Grande, che sussurra sul volto del Lupo: “...caramelle non ne voglio più...” ma qui andiamo oltre la Conoscenza delle umane cose...la Poetessa infine riconducendoci alla nostra condizione di esseri mortali ci annuncia che lo stomaco è colmo di zucchero, auspicio notevolmente positivo ma subito dopo un’ombra di tristezza torna a velare i nostri pensieri...veramente metafisico il titolo che ci porta a pensare che la distanza che ci separa dalla Conoscenza può essere colmata con un aggiustamento diottrico, in questo caso non soltanto fantastico ma evidentemente con un buon paio di lenti...
mi piace perché hai costruito un mondo intero attorno alle mie parole... grazie rom! baci