Teschi e collane di spine dorsali
dei nostri occhi resteranno
orbite vuote senza luce
un cranio mi fissa mentre gronda
lacrime venefiche d'umidità
le pietre raccontano storie ammuffite
la terra rimembra ogni sepoltura
un odore di consunzione
investe le narici con orrendo fetore
scheletri esposti come macabri trofei
e io vi cerco inutilmente la perduta umanità
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