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Pubblicata il 09/10/2017
In quella notte, passata nell'abbraccio del nulla, nell'intorpidimento, nell'anestesia dei sensi, riflettei su ogni mio respiro. Ogni inspirazione: appesa, ponderata.
la domanda: "se continuare", ripetuta infinitamente.
seduto su un filo di saliva, sospeso guardando nell'abisso, attendevo.
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Posso immaginare, vederti seduto sull'orlo dell'abisso e tremare per te.

il 10/10/2017 alle 11:15