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Pubblicata il 16/09/2017
monticchio
( Le mie radici)
acre l’odore di un tempo che fu,
volato fra fronde di alberi
abeti e oleandri al sole.
arroccamento di casupole
rivolte al cielo,
bisbigli, suoni e profumi d’amicizia,
parentela,umiltà divider
gioie e dolori.
padre, sul gradino a sostar la sera,
narrar vecchie storie e
tutti ad ascoltare,
chiacchierio di zii, cugini,
amici all’ombra di quei Gelsi.
serenità da quel Monticchio,
ancor oggi vivo agli occhi.
la radio a cantar una vecchia canzone
” Erano tre sorelle Cecilia la più bella”
ricordi ad emerger vivi.
bimba a correr nei prati a
raccoglier margherite,
fossati a bagnar piedi,
ed ascoltar il gracidar delle ranocchie,
giocare a campana su strada e,
bottoni nei vecchi vicoli.
odo la voce di mia madre a
chiamar per la cena.
nonno il cappello, seduto al sole.
lumini accesi nelle sere di giugno,
lucciole ad illuminar sogni,
cicale a cantare nel grano,
fiordalisi, papaveri che festa !
ascensione una candela accesa nella notte
ad augurar un buon raccolto.
vocii oltre le fronde delle acacie, giochi e correre per boschi,
ciclamini,viole a deporli a Nostro Signore.
or tace la silente vita,
sol ricordi ad allietar mente,
pensiero suono d’armonica,
musica estesa nello spazio,
ombre e luci in fantasmi e trasparenze
nel cuor vivranno:sempre!
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