Che piacere rileggerti Blue! E in questa "dedica" seducente e tenera che parte dal ricordo estivo ed esplode in delicatissime immagini di colore, appena accennate, fluide e sciolte, intimissime, che si inseguono fitte nei versi centrali, esaltanti e malinconiche in parte, e dense nella mente che ne respira il vento caldo e il fascino e la nostalgia di femmina. Lirica che si esalta nei versi conclusivi, in quel "dilemma della luce" che evoca e dissimula con discrezione. Così l'ho sentita.
Carissimi saluti Blue.
Max
Rieccomi qui...
Più che partire dal ricordo estivo...usa i colori, le fascinazioni e i sensi a pelle della "migliore estate"...che riescono più coinvolgenti e più forti con l'immagine della donna a cui è dedicata...
Grazie del commento e grazie di esserci sempre.
Un abbraccio
Le immagini della natura che diventano metafora della bellezza dell'incontro sensuale sono tratteggio delicato e raffinato, molte quelle su cui la mente si sofferma a ripeterle, staccandole per un attimo dal contesto e gustandole a sé, ad esempio "tessuti
morbidi di corpo e d'aria", o "messaggero
di sogno e di corolle
erba e terra di dita". L'idea si fa carne...
Molto bella!
Un caro saluto
Axel
Grazie della "visita"...
Suggerisci nel tuo commento un collegamento tipico tra la natura e il femminile...
Archetipo probabilmente.
Vero è che l'essenza femminile si trasfigura e si identifica fortemente (almeno nella percezione maschile) con tratti forti del contatto immediato con la Natura, anche nei suoi tratti ambivalenti, nel movimento, nella dinamicità dell'eros...