Te l appoggio tutta.. Titolo, aggettivazioni, il neologismo. Unica cosa che non mi piace, l appena di troppo. Sei uno specchio deforme..
Gentilissimi, grazieeee. Far... "uniride", si, sta per una sola iride e, a quanto pare, non si trova altrove (?)... oh, che bello. Quanto al troppo, colgo (stimolatissima) l'invito e provo a limarmi le unghie ;)
Poeta Cantorom, con immenso piacere rispondo alla sua curiosità... il termine "azzolate" (riferito alle lenzuola) sta per "trattate con l'azolo", una polvere blu, del colore dell'indaco, tipica della zona dell'Etna, usata per rendere smagliante il bianco; la si trova in commercio come additivo per il bucato (esclusivamente bianco)... toglie l'ingiallimento e dona candore. Spero che possa trovarla dalle sue parti... poi, magari, mi fa sapere...
Ho letto ora questa tua e non comprendo certi insensati commenti sulla pluralità delle aggettivazioni o d'altre ridondanze, come se ci fosse una misura in questo. Il moltiplicarsi dei sintagmi è invece significante di un'intensità che si vuole conclamare La libertà espressiva, stranamente sembra pendere da una sola parte, salvo contraddirsi all'atto del comporre (vedi). I neologismi, inoltre, sono componenti che da un centinaio di anni fanno parte del patrimonio linguistico mondiale. Con buona pace dei puristi falsamente formali e sostanzialmente pigri nel valutare. Consiglierei Joyce, Guimarães Rosa, Gabo Marquez, il linguaggio contemporaneo così onnivoro di neologismi. Coloro che hanno così commentato, vivaddio, non leggeranno questo mio. Apprezzato invece, a parer mio, il crescendo sensuale. Sarei addirittura stato più denso di metafore quanto merita l'argomento.