PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/08/2017
Una giostra di corpi variopinti
all'ombra di lenzuola azzolate
candeggiate
da inverni assolati.

ci sfioravamo di labbra
rincorrendoci senza bocche.

di maree e di mare
di vita e di morte

entravamo l'una nell'altro.

due cuori in quattro occhi
pulsavamo all'uniride
sboccando, brillanti,
languide lingue
di lussureggiante luce.

le nostre guance arrossate
sapevano di polpa
appena appena raccolta.
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Bellissima, indubbiamente, complimenti.

il 21/08/2017 alle 08:19
373

Te l appoggio tutta.. Titolo, aggettivazioni, il neologismo. Unica cosa che non mi piace, l appena di troppo. Sei uno specchio deforme..

il 21/08/2017 alle 11:20

Gentilissimi, grazieeee. Far... "uniride", si, sta per una sola iride e, a quanto pare, non si trova altrove (?)... oh, che bello. Quanto al troppo, colgo (stimolatissima) l'invito e provo a limarmi le unghie ;)

il 21/08/2017 alle 12:28

Ma uniride è geniale....

il 21/08/2017 alle 15:20

apprezzo le cose originali brava

il 21/08/2017 alle 18:46

e azzolate per che cosa sta ? Un abbraccio...

il 21/08/2017 alle 22:34

Sabyr, franc... ma ancora grazie!

il 22/08/2017 alle 01:11

Poeta Cantorom, con immenso piacere rispondo alla sua curiosità... il termine "azzolate" (riferito alle lenzuola) sta per "trattate con l'azolo", una polvere blu, del colore dell'indaco, tipica della zona dell'Etna, usata per rendere smagliante il bianco; la si trova in commercio come additivo per il bucato (esclusivamente bianco)... toglie l'ingiallimento e dona candore. Spero che possa trovarla dalle sue parti... poi, magari, mi fa sapere...

il 22/08/2017 alle 01:49

Ho letto ora questa tua e non comprendo certi insensati commenti sulla pluralità delle aggettivazioni o d'altre ridondanze, come se ci fosse una misura in questo. Il moltiplicarsi dei sintagmi è invece significante di un'intensità che si vuole conclamare La libertà espressiva, stranamente sembra pendere da una sola parte, salvo contraddirsi all'atto del comporre (vedi). I neologismi, inoltre, sono componenti che da un centinaio di anni fanno parte del patrimonio linguistico mondiale. Con buona pace dei puristi falsamente formali e sostanzialmente pigri nel valutare. Consiglierei Joyce, Guimarães Rosa, Gabo Marquez, il linguaggio contemporaneo così onnivoro di neologismi. Coloro che hanno così commentato, vivaddio, non leggeranno questo mio. Apprezzato invece, a parer mio, il crescendo sensuale. Sarei addirittura stato più denso di metafore quanto merita l'argomento.

il 05/12/2017 alle 19:18