Non amo gli oggetti,
ma amo le persone
a cui per caso
o per intenzione
sono appartenuti.
non amo eredità
di pezzi di plastica
di brandelli di carta
di metalli luccicanti.
ma amo i momenti
che tornano
prepotenti e felici.
non amo i ricordi
di quelli che
ora non mi accompagnano.
ma amo il gesto
uguale
la mossa fedele
l'istinto inconsapevole
il filo invisibile...
se amassi accumulare
se volessi conservare,
tornerei a guardare, frugare, tastare...
invece mi voglio liberare
dell'inutile ingombro
del superfluo gingillo.
e così mi meraviglio
dell'onda che mi assale
davanti a un libricino
nel fondo del cassetto
che parla parole
sgrammaticate
senza accenti
senza doppie
senza regole
né virgole.
ma proprio per questo
lo sto ad ascoltare.
queste sono le tue parole
che io non voglio
dimenticare.
(Dedicato a mia nonna)
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