Due morbidissime, rosee, simmetriche sponde
Socchiudono pregiate perle, baciate dalle onde
Osservo inestimabili, candidi denti ruggenti
Avvinghiati su labbra purpuree sempre ridenti
Rara divinità dei miei cieli grondanti d'amore
Energiche, parlanti nubi confortano il mio cuore
Piaceri sottili fondono nel giuoco mite e sapiente
Discrete carezze s'intersecano sul corpo cosciente
Teneri pensieri, spregiudicati, adescano il dio sesso
Mischiano peccato e passione, favorendone il processo
Desiderio nascente da straordinarie fuggiasche pupille
Cresce pregno di attraenti, fragolose guance mirtille
Muore nelle mie labbra per rinascere nelle, tue, nuove
Assaporandone l'essenza d'ogni goccia d'ardor che piove
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