PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/07/2017
Sei la luce delle mie tenebre
Sei la musica dei miei silenzi
Sei il verbo del mio canto
Sei la voce che zittisce ogni melodia
Se la musica prendesse corpo
Avrebbe le pieghe della tua anima
Dove prendono vita le tue parole
Io rimango aggrappato alle ali del tuo cuore
Ascolto quei battiti unici al mondo
Il tuo battito è il mio battito
Le mie mani stringono le tue
Le sento già da un pezzo
Il mio respiro è il tuo respiro
Il mio canto è il tuo canto
Sei uno schianto
Sei un tir che non lascia scampo
Sei la furia del mare in tempesta
Darei un morso al tuo collo
Quasi a staccarne un lembo
Per poi magicamemte ricomporlo
Io sono quell'onda del mare che circonda il tuo corpo
Lo farei mio
Lo cingerei per poi tenerlo con me
Lo accarezzerei con forza senza fargli del male
Ti raccoglierei nell'onda più grande
Per poi adagiarti, dolcemente, sulla sabbia più dorata
Di un paradiso al di là di un cielo
Ove nessuno, mai, oserà disturbare il tuo sonno
Lo scalderei come fa il sole di primo mattino
E lo rinfrescherei come fa la luna di prima sera
Lo accarezzerei come fanno i granelli di sabbia
Che il vento solleva durante il suo soffiare
Gli canterei una dolce melodia
Come fanno le sirene degli abissi marini
Io ti ringrazierei facendo l'amore con te
In quella spiaggia
Per un mese intero
Senza mai fermarmi
Sino a sfinirci
Senza mangiare e bere
Disseterei il tuo corpo
E sfamerei la tua anima
Le mie labbra ti offrirebbero il loro più dolce nettare
Mangerei i tuoi seni
Divorerei le tue gambe
Mi nutrirei del tuo corpo
E berrei dalla tua fonte
Percorrerei ogni millimetro della tua pelle
Sfiorando ogni tuo piccolo brivido
Nascente ad ogni mia carezza
Lascerei che le mie mani cercassero ogni tuo piccolo segreto
Sino a portarti allo sfinimento
Implorandomi di smettere
Ti porterei alla notte
Al suo lungo sonno
E al tuo risveglio
Non sapresti mai
Se fosse stato un sogno
Io dormirò felice accanto a te
Realtà, non, sogno!
Importa, eccome!
C'è una immane differenza
Io desidero la tua carne e la tua essenza
Io sono l'onda del mare che ti avvolse
Di certo, saprei ritrovarti
Sarebbe come privare il cielo di una sua stella preziosa
Tu, anima della notte
Che vaga nel più fitto buio, in cerca della musica che ama
E di quella poesia che non ha mai fine
Tu sei una poesia infinita
Mi getterei nelle profondità dell'abisso
Per riemergere quando questa oscurit�
Sarà trafitta dalla luce delle tue parole
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il dì,e' voce impenitente che il cor sprigionar voglia, ed il viver accostar al suadente fascino in carezzevole donarsi, ed eco commisurato amar in vagar nel riposato giaciglio di infinite emozioni lode al poeta Genesis

il 31/07/2017 alle 22:38

Molto bella Morris

il 01/08/2017 alle 07:27

Tra persone educate, che si sono rispettate sin dai lontani tempi, non occorre mettere in evidenza l'appartenenza ad una certa categoria di poesia! L'Elite, voluto e programmato ad orologeria, va in contraddizione con il concetto di evoluzione e perfezione! Grazie, amico caro, Genesis, per la tua approvazione! Tvb

il 01/08/2017 alle 10:43

Un abbraccio, amica Romantica! Grazie per il tuo gradito contributo!

il 01/08/2017 alle 10:43

Sir, anche se in forma diversa, sempre TU sarai nel mio Cuore. TVB

il 03/08/2017 alle 18:27

Caro Steve, capisco cosa intendi! In questo club vi sono persone eccezionali come te! Ti voglio bene anch'io! Grazie infinite!

il 04/08/2017 alle 12:43

Sir Morris...è piacevole leggere testi da lei scritti tempo fa ma, che ancora posseggono la freschezza di oggi... salutissimi Gabriela.

il 21/10/2021 alle 19:42

Mi fa tanto piacere che tu legga i miei testi passati, cara Gabry! Sei davvero una gentildonna! Grazie infinite!

il 21/10/2021 alle 23:26