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Pubblicata il 16/01/2003
Meta del mio cercare,
anima della quieta essenza,
vortice di desiderio
ti bramo come non mai
ricolmo della tua luce..
Nei tempi ormai si mormora
d'un continuo peregrinare.
Siedimi accanto o musa,
rivolgi lo sguardo al mio.
Nei miei occhi
non v'è scintilla
che tu non abbia già creato.
Nelle mie parole
non v'è canto
di cui non fosti l'ispirazione.
Tienimi a te stretto
perchè del vento
ormai non ho memoria.
Lasciami riposare
nel mio silenzio d'oro,
lasciami struggere
nella mia follia d'argento,
perchè amor che nasce
amor non può morire.
Che io svanisca nel vuoto oblio
se per me non è più tempo,
o risplenda nell'universo
se ancor speranza
riluce nell'aurora.
Al mio destino
ho ancor da chiedere favori
ma serena o triste resta
la dicotomia che m'appassiona:
..amar e non poterti aver..
..amar e non poterti lasciar..,
e in me si frangon onde
dell'inquieto Mar d'Amore
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