In Sicilia la famiglia Galletti fu investita di numerosi feudi tra cui sei principati, due ducati, quattro marchesati, una contea e numerose baronie[17]; occupò due seggi ereditari al Parlamento Siciliano (Parie) e molti personaggi si distinsero ricoprendo cariche pubbliche.
una particolare menzione merita la fondazione ad opera dei Galletti della città di San Cataldo[18], vicino Caltanissetta. Infatti Niccolò Galletti, barone di Fiumesalato (Flumine Salso), nel 1607 chiese al Re Filippo iii il permesso di popolare la contrada; la concessione arrivò nel 1621 e Vincenzo Galletti nel 1627 fu investito Marchese di San Cataldo e tale feudo si trasmise di padre in figlio fino alla fine della feudalità. Ancora oggi a San Cataldo, nella Chiesa madre edificata dai Galletti, opera dell'architetto Giovanni Battista Vaccarini e consacrata nel 1739 dal Vescovo di Catania Mons. Pietro Galletti, si trovano le tombe monumentali di alcuni esponenti della famiglia Galletti.
È da ricordare anche Alessandro Galletti che nel 1671, avendo sposato Francesca Sollima, portò nella famiglia il marchesato di Santa Marina e la baronia di Castania che comprendevano l'odierna Castell'Umberto e l'isola di Salina.
in Sicilia la famiglia Galletti si suddivise poi nei tre rami detti Galletti di San Cataldo, Galletti di Santa Marina e Galletti di Santa Rosalia.
fabio Galletti.