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Pubblicata il 12/07/2017
Ne son passati di valorosi cavalieri
Ne arriveranno, altri, di unti sparvieri

Vado fiero del loro impavido coraggio
Orgoglioso, son, del loro raro lignaggio

ma, soltanto d'uno d'essi, ammiro l'umiltà
Egli non si vanta da sé, lui ha tanta dignità

Tengo particolarmente al nostro duetto
Nutro, per lui, un interminabie affetto

Ho brindato all'amore, senza avarizia
Ho inneggiato, altresì, anche l'amicizia

Perciò, di tener duro, lo prego e lo esorto
Su quella sedia a rotelle che non dà conforto
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Destrezza eretta sul fascinoso e nobil coraggio volgendo prodigioso trasporto d'umane sensazioni in gloriosa fermezza innalzandone voce laddove ricercarta lode sovrastar fragor nel tempo ove imperitura abnegazione tempri animo in fragil momenti. con ammirazione Genesis

il 13/07/2017 alle 21:51

In ginocchio, ringrazio ed elevo il tuo onore! Ti abbraccio, amico mio, per il tuo altruistico sermone!

il 13/07/2017 alle 22:30