Non c’è assolutamente da disperarsi
quando perdi qualcosa e ti accorgi
che quel che perdi non è stato mai tuo,
quando rifletti, e ti senti ridicola
per quegli occhi chiusi ostinatamente
che non ti hanno permesso di vedere chiaro
sin dal primo momento, quando eri ancora in tempo,
quando potevi salvare qualcosa di te.
hai voluto credere non per quello che era
ma per quello che provavi tu ingenuamente,
per quello in cui avevi creduto ad occhi chiusi,
fidandoti dei tuoi sentimenti senza badare ad altro;
non ti è servito di lezione l’indifferenza, il silenzio,
l’incuria , la freddezza, ….cos’altro aspettavi?
ora è inutile…accetta tutto e non aggiungere
altra amarezza, altro dolore dove c’è già in abbondanza.
scusami se te lo dico ma sei stata una stupida,
tu così intelligente, sensibile, a volte sensitiva,
ti sei lasciata perdere così ingenuamente,
come fossi stata una quindicenne.
una volta si diceva una diciottenne o una ventenne,
ma oggi le diciottenni e le ventenni sono più furbe di te,
più pratiche della vita e dei suoi coinvolgimenti,
mentre tu sei rimasta forse l’unica innamorata dell’amore
con gli occhi chiusi dinanzi a tutte le falsità,
sempre con la testa fra le nuvole, a vedere tutto bello
a credere che tutti siano buoni, sinceri e leali.
ed ora sei lì, con gli occhi fissi nel vuoto , incredula,
sfiduciata e con l’inferno dentro.
ma io non ti abbandono, abbi fiducia almeno in me,
ti aiuterò a ritrovarti, a guardarti intorno,
a farti credere ancora negli altri,
perché il bello e il buono esiste, non è tutto così
come quello che tu hai vissuto.