L'io che entra nell'io
amplificazioni egocentriche
occhi cacciatori
che inseguono proiezioni
ma diventano preda
della loro stessa visione
e tutto si deforma
visi si moltiplicano
dita come ragni
dentro a un grande luna park
la sala degli specchi
cerco l'originale smarrito
nelle copie su vetro
la sagoma svanisce
un senso di vuoto
per un attimo
quasi non esistere
poi la figura si riafferma
basta toccarsi
per non sentirsi più fantasmi?
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