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Pubblicata il 24/06/2017
Sull’inamoramento e sull’amore ( Fromm)

tra l’innamoramento e l’amore
esistono delle differenze,
ognuno le interpreta come riesce

l'innamoramento avviene
si trasforma;
c'è un amore innamorato
e un amore progredito
Due differenti sentire
ma unisoni nel corpo anziché nel tempo
per amare, devo uscire dal mio me ,
venire da te, arrivarti .
devo aver bisogno di Te,
ne devo essere capace.

c’è però da segnare
il tempo del passaggio
da innamorato di me stesso
a innamorato di un altro,
l’amore per me stesso,
come Narciso, della immagine,
del riflesso di ritorno,
intrappolato e schiavo
un'immagine, l’idea d’essere
come voglio che tu mi veda,
fedele all’ incanto che fa innamorare.
sogno, quello che io amo d’essere

e dunque, non da me a te,
ma da quello che io penso dover essere a te
a quello che io voglio esserti
ecco la differenza che spiega la sofferenza
non posso essere innamorato di Narciso
se voglio amare te
se non voglio morire nel mio non amore
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373

Per amare devo uscire dal mio me. Mi piace e trovo sia verissimo questo concetto che a mio avviso riassume tutta la poesia.

il 24/06/2017 alle 14:25

Sfumature diverse, ma solo sfumature... ciò che tutto muove è sempre Amore...

il 24/06/2017 alle 21:28

Altro che cazzate,...è una riflessione molto seria e vera che affronta l'amore non come tema banale e scontato ma va alla ricerca delle sue radici, oltre l'ego che lo snatura...oltre quello sterile sentimento che è l'amore di sè mascherato da amore per l'altro...Ciao :)

il 26/06/2017 alle 14:47

373, significativo che tu abbia individuato in quel verso il punto nodale del componimento, la necessità di andare oltre le pastoie dell'io per attuare un amore che abbia modo d'essere ..Grazie

il 29/06/2017 alle 05:55

Far Arden, ti ringrazio per avere trovato gradevole questi versi, la categoria, la uso spesso, per non indugiare troppo nel prendermi sul serio, ciao !

il 29/06/2017 alle 05:57

Axel, all WE need is love...oppure che Move il sole e le altre stelle...è così, e in questi versi, memore della lettura dell'opera di Eric Fromm, provo a sondarlo da un punto di vista interlocutorio, Grazie Ax.!

il 29/06/2017 alle 06:01

Virgin, è importante che tu abbia trovato nella necessità di andare oltre il se , un punto importante di questi versi, negli anni 70, questa trasmigrazione del se era una chiave di partecipazione all''universo tutto per numerosi movimenti di pensiero e di attuazione dello stesso, poi con i fiori appassirono anche le filosofie e restò un becero materialismo...grazie per lo spunto che mi hai offerto, la categoria, come hai detto serve a non fare dei versi un proclama dell'io..Ciao!

il 29/06/2017 alle 06:12

Sabyr, hai dato una lettura esaustiva dei miei versi, il che denota che la ricerca poetica all'interno del multiverso dell'amore ti è propria, e del resto i versi che pubblichi ne sono una chiara testimonianza. Grazie per esserti intercalata appieno nella mia significazione !!

il 29/06/2017 alle 06:17

Sembra facile scherzare sui sentimenti! Tu lo hai fatto con ironica maestria, ma non ti sei sbagliato.

il 06/07/2017 alle 14:24

Sì, secondo Fromm vi è una differenza tra innamoramento e amore abbastanza sostanziale, tra momento pre-conscio e atto libero. Ora non sono esperto in materia ma avverto, con i miei limiti, che la tua esposizione sul superamento dell'amore egotista verso un ampliamento del desiderio che contempli l'altro, cioè l'atto sociale, sia espresso come un superamento complesso se non contorto come, probabilmente, accade nel profondo poiché succede che si proiettino i desiderata sulla figura di riferimento. Nel 'Declino dell'illusione' mi appare, con la sua amara conclusione, che ciò avvenga soprattutto in uno degli atti relazionali per eccellenza, quello del rapporto sessuale. Per cui c'è una tua verità in ciò che esponi. Passando ad altro: ho letto alcune delle tue poesie, e altre ne leggerò, mi piacciono proprio e amo leggere anche per imparare. E' il tempo che è tiranno. Sono rimasto colpito dal tono colloquiale-narrativo dei tuoi testi con brevi voli che danno una vibrazione, quasi una scossa all'andamento prosastico. I tuoi testi potrebbero tranquillamente essere posti in forma di prosa e si perderebbe poco della loro liricità. Ad es. da 'Omelia' una piccola parte: 'anche al cospetto dell'incomprensibile e dell'assoluto, dell'inconcepibile e dell'agnello immolato per l'interesse terreno complice dei cesari e degli stessi sacerdoti di quel dio dei padri dei padri che non ha saputo disvelarsi loro nemmeno dopo i patimenti con una resurrezione, dal Magnificat al Getsemani. ….' Perdona, qualche correzione l'ho messa io ma la sostanza non muta e il testo ha un andamento lirico ascendente, un crescendo musicale veramente pregnante. Io trovo che tu sia veramente bravo! Ma dove scovi tutta quella materia? Esperienza, ampia capacità visionaria, cos'altro? Io a malapena mi concentro su un'dea, la manipolo, la stiro allo spasimo e non sempre il risultato mi riempie i sensi. Mah! Un salutone Mariano Negri

il 06/09/2017 alle 15:42

Ugo, in ritardo trovo la tua nota in calce ai miei versi, e questo, lo sai mi fa piacere, ciao.!

il 08/09/2017 alle 06:26

Grazie Mario per avere così compiutamente letto e valutato i miei versi, questi e, come ben esponi anche altri pubblicati in tempi diversi. Ho voluto scrivere sulla falsariga di un opera importante di Fromm, innamoramento e amore, un libro che per me e la mia generazione ha significato parecchio ci ha dischiuso la signifazione più intima di un sentimento,dandogli una valenza non più e non solo personale ed intimistica, ma portandolo in una dimensione interpersonale , quasi sociale, e facendoci comprendere come meccanismi e sensazioni valori e atteggiamenti siano e vadano oltre la limitata e limitante sfera individuale. Da queste tematiche e su queste partirono e si svilupparono concezioni ideologiche, movimenti e prese di coscienza che si dispiegarono per tutti gli anni 70 e 80. Ho ripreso in mano cose d'allora e con la coscienza di adesso ho provato a dire, ed a condividere col lettore quell'aura per me esaltante nella sua assoluta ingenua collocazione temporale. Ti ringrazio per il commento ad Omèlia, ed a "declino.." due pubblicazioni a cui sono legato, se non altro perchè parte del mio presente sentire. Ciao.

il 08/09/2017 alle 06:47