Una luce sfavillante intimorì la luna e le sue nuvole
Rimasta scoperta chiuse gli occhi e zittì le sue ugole
Un angelo spettrale discese dal cielo come un fulmine
Scandì la terra intiera, annientando l'aria in un turbine
Un brivido pervase il mio corpo e nel cuore volle restare
Giunse al mio cospetto e con un sorriso lo lasciai entrare
Attonito rimasi e incredulo ammirai il suo elegante avanzare
Accarezzai il suo viso e nessuna sillaba riuscii a pronunciare
A quel punto, non potei fare a meno della sua bocca baciare
Anche la luna si commosse: non credevo si potesse imbarazzare
Non mi persi neanche un istante del suo fascino celestiale
Potessi io riavere il fato a favore... per poterla reincontrare