Ho deciso di svelarmi a voi, signore e signori, io mi presento
Son quell'essere che avete sempre odiato: il vostro sgomento
Quell'entità che annienta ogni malattia, ogni tipo di sofferenza
Che giunge lesta per distruggere il male, ogni meschina dolenza
Malgrado voi non comprendiate, io proteggo la vostra dignità
Affinchè un uomo, in fin di vita, dipartisca con rispettabilità
A volte, posso sembrare spietata, pregna di sarcastico cinismo
Vi giuro che non è come pensate, il mio non è crudele arrivismo
E' la mia amica "Guarigione" che desolata mi reclama piangendo
Essa implora il mio intervento, scuote il mio braccio, fremendo
Oggi son qui per chiedervi comunque scusa, il perdono non pretendo
Io, la "Morte", son qui, prostrata dinnanzi la "Vita", sorridendo
Ho di nuovo incontrato l'angelo che venti secoli fà cercò di rapirmi
Temo che non avrò scampo, forse, per sempre, dovrò destituirmi
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