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Pubblicata il 18/06/2017
Sono sempre io che scrivo
non un'altra dimensione di me stesso

presto mi arrampicherò
nei pressi del sogno
sul folto albero
vicino alla finestra

ti scoprirò
sul letto che ansimi sudata
stringerò i tuoi polsi e le tue caviglie
con lacci di cuoio ai bordi del letto che cigola
dapprima succhierò dolcemente
i tuoi alluci accoglienti come cosce

sono sempre io che scrivo
e non sono un amico.
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Bellissime espressioni, Steve!

il 18/06/2017 alle 20:18