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Pubblicata il 13/06/2017
Cammino dove il cielo
si è dissanguato

il mio cuore notturno brucia

tra la luna ingoiata da un'eclissi
e poche stelle cieche

credo la morte sia passata
da poco tempo da qui

sento il suo odore stantio
e vedo la ronda dei corvi

in agguato sui miei resti umani

una sola lacrima di ghiaccio
sa congelare oceani

eppure in questo nero deserto
ancora follemente sorrido

attendo con fiducia
un sorgere o un risorgere

l'alba di un sogno
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Grazie Far, si ispira a un mio sogno stranissimo :)

il 14/06/2017 alle 06:40

Intensa. Er

il 14/06/2017 alle 11:18

Grazie Nemoprofeta ;)

il 14/06/2017 alle 13:50

ispirata e ispiratrice...

il 14/06/2017 alle 15:58
373

amo molto quella lacrima di ghiaccio, perché la capisco perfettamente. un'esperienza, un evento, possono indurire qualunque anima. la vena speranzosa non so perché me l'aspettavo meno accentuata in una tua poesia :) però ci sta.

il 14/06/2017 alle 16:57

Grazie Ax :)

il 15/06/2017 alle 05:40

Ciao 373 ( anche se chiamarti con un numero è riduttivo ,tu numero non sei) So che conosci bene quella lacrima percchp in quel che scrivi la colgo a volte...La vena di speranza in fondo rimane ...se no sarebbe molto molto brutto....Ciao ;)

il 15/06/2017 alle 05:44

La fiducia non muore mai definitivamente!

il 15/06/2017 alle 08:37

No Sir, muore e risorge, mia visione personale ovvio... ;)

il 16/06/2017 alle 09:02