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Pubblicata il 08/06/2017
Le ombre calano su di me
fitte come i rami
che neri mi abbracciano
le ombre potrebbero essere
qualunque cosa
dagli spiriti inquieti della notte
ad animali in agguato
occhi di gufi tra gli alberi
o spettri in attesa
di un passante smarrito
un fiume scura vena
mi scorre ai piedi
la nebbia disegna grigi fili
che si attorcigliano piano su di me
tagliole nascoste nel buio
aspettano il passo falso
di una preda ignara
la mente è una di quelle trappole
e scatta a imprigionarti
in una selva di paure
ricordi l'incubo del lupo?
non sei più bambino ora
ma temi ugualmente
di incontrare i suoi denti
la solitudine qui
moltiplica inquietudini
e monologhi con strani specchi
che riflettono opachi contorni
di quel che sei ....
poi di colpo tutto svanisce
la vera foresta rimane dentro
ed è ancora lì mentre apro gli occhi...
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Affascinante introspettiva visione !

il 08/06/2017 alle 11:35

Grazie Sir,ho molte di queste visioni ..... :))

il 08/06/2017 alle 18:06