Enza la lince
per gli a-mici Lincenza
giocava pei prati
e correa gagliardotta
sin quando ad un tratto
d’incontro si fece un bel ratto
- sabino o sabrino non so -
che stretto del tutto da vesti di lutto
dal retto un rutto sbottò
Lincenza, disfatta dal botto
ma anche ridente
un dente al ratto donò
... e intanto cantò:
- Occhio al malocchio
mal’occhio e finocchio
lenza per l’Enza
il dente nell’amo non teme
né morti, né botti, né inganni
Gli affanni del ratto
saranno d’un tratto
non più grandi lutti
ma solo piacenze a Piacenza
- licenza 'n po’ etica -
La morte di Argo al largo è accaduta
Elisa s’è lisa, divisa per sorte
invisa da Argo, il morto in eterno letargo
Or resta fluente fanciulla
- Oh resta, piacente donzella
Lucenti licenze ma anche poesia sarà questa via
di pargole stelle, d’amor catinelle
di fragole, fiori, fiordifragole - e fiordi fra gole (a Piacenza?) -
Finita è la storia che già sì fu breve
... ed il dolce ratto, felice sarà!
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