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Pubblicata il 23/05/2017
Dove sto andando
sotto la luce gialla
dei lampioni.
ancheggio morbidamente.
pulita l’aria spande profumi
di fiori notturni.
la notte accoglie silenziosa
i miei pensieri.
il rumore dei passi accompagna
quello delle mie domande.
vedo il tuo viso…..
è immaginazione
non mi basta più.
ti voglio…
questa fame di te mi fa paura.
sei diventato carne ed ossa
vivo non più virtuale.
respiri,un corpo caldo
hai riempito quel vuoto
che freddi monitor mi donavano.
voglio udire la tua voce
mi scalderebbe, ho bisogno
di divorare la vita quella vera!
non voglio guardare l’amore
negli occhi degli altri.
il buio mi da coraggio
accendo il cellulare e ti chiamo
un attimo di silenzio…poi la tua voce!

mirella Narducci
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La linea di confine tra la virtualità e la realtà è proprio il primo ascolto della voce al telefono, Mirella! Hai descritto codeste sensazioni in maniera esaustiva! Bravissima!

il 24/05/2017 alle 00:21

Grazie Morris il tuo giudizio è importante per me, mi fa intuire che le mie sensazioni ed emozioni vengano tradotte con commenti cosi belli come i tuoi. Notte

il 24/05/2017 alle 00:51

Bellissima nel leggerla...immensa per chi sa coglierne l'essenza.

il 19/06/2017 alle 18:07

Che bella...mi hai portato lì, dove tu eri, nell'emozione di sentire per la prima volta la sua voce. Brava, ciao Cignonero.

il 18/11/2022 alle 20:19