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Pubblicata il 13/04/2017
Padre
membra stanche di lavoro antico,
 di cammino su selciati e mulattiere.
braccia posate
 memori di caldi abbracci donati come preghiere.
mani rugose
 vene verdognole di linfa accarezzano ricordi lontani
 di guance paffute di bimba.
padre
 mi specchio ancora e ancora nei tuoi occhi come in pozzi di quiete e beatitudine
rubando istanti preziosi di eternità.
mio eroe
 il tuo cuore che batte e'
meravigliosa melodia.
colgo questi istanti e li imprimo nella mia anima
mi perdo nel tuo respiro .
il tuo profumo di padre e' simbolo d'amore .
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Sarà contento di questa dedica! :)

il 13/04/2017 alle 14:38

In questa poesia vi sono passaggi che ritengo notevoli ed altri che l'impoveriscono. A me è piaciuta per quest'altalenante capacità espressiva; quasi come se fosse stata scritta dall'autrice in due epoche remote tra loro: adolescenza ed età matura. Merita d'esser votata.

il 13/04/2017 alle 20:23

Grazie

il 14/04/2017 alle 00:40

È sgorgata ripensando ai suoi ultimi attimi di vita.

il 14/04/2017 alle 00:42

Dedica bella e profonda complimenti, buona pasqua

il 16/04/2017 alle 12:23

Grazie.Buona Pasqua!

il 16/04/2017 alle 19:53