Una passeggiata nel parco,
tra i ciliegi in fiore.
in un pomeriggio di marzo,
l’aria tiepida profumava del tuo sapere.
circondati da giochi di bambini
e una sigaretta consumata insieme.
vibrazioni positive,
in un tempo onirico senza lancette.
lontani dalle celle scure del Palazzo,
un carme bucolico da condividere.
un innocente piacere
e i nostri demoni sopiti.
abbiamo fatto nostra
l’Isola che non c’è.
su di una panchina d’oro luccicante,
tra il verde irreale dell’erba,
protetti dal blu iris del cielo.
chissà se
nella serenità dei tuoi occhi
c’era spazio per me.
ma oltre la mia titubanza,
ripercorrerei il nostro volo spensierato,
per mille volte ancora.
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