Amerei il silenzio
se fosse più discreto.
urla, s’affanna, chiede;
pretende delle risposte
che non saprei fornire.
ovunque sia nascosto,
mi stana fragoroso;
s’impone sull’oblio.
la voce tua riaffiora,
s’inarca nella mente
esplode nei ricordi.
emerge il lago cupo
per cielo settembrino
présago del tormento.
il primo bacio appeso
tra nuvola e panchina;
spioni i due germani.
soli a mezza strada;
mistral teso e potente
bora forte e glaciale.
scontro che gl’annienta!
placato che sarà l’ardore,
resteran venti incoerenti.
odierei il silenzio
se non mi parlasse di te.
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