PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/01/2003
Guido Gozzano
descrisse la neve
appena per terra
e quell'odor di pane
e d'inverno
uscir dalle botteghe
lungo via Barbaroux.
Ma Torino
ha sempre in serbo
una vecchia zia affettuosa
che ti offre
un bicchierino di rosolio
e ti parla di lei
e del suo tempo che fu.
Poi alzi gli occhi,
appena,
e da un palazzo
di antica nobiltà
una finestra aperta
e un suono:
Chopin
e i suoi preludi.
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quasi non la conosco, torino, ma i tuoi versi sono di un'incredibile potenza visiva...e sento il gelo della neve sotto i piedi...assaporo la dolcezza del bicchiere ....e di chopin gli splendidi accordi odo...un baci cri

il 08/01/2003 alle 23:39

Ci sono stata solo una volta, non mi sono mai sentita così a casa, pur in un altro luogo, come lì.
Grazie x questo bel momento! fè

il 09/01/2003 alle 16:00

Ho diversi parenti, a Torino e ci capito spesso. Una di questi è la zia della poesia, un'amabile signora torinese d'antan che fa un rosolio buonissimo. Un bacio anche a te. Ciao.
Michele

il 09/01/2003 alle 16:17

Nella tua poesia di ieri, dedicata a Valeria, ho saputo che ti piace la nutella... allora non puoi non venire a Torino e visitare una delle sue celeberrime cioccolaterie ( non c'è solo la cioccolata... c'è lo zabaione,il bicerin... ). Un bacio " cioccolatoso ".
Michele

il 09/01/2003 alle 16:20

E' vero: secondo me questa città, col suo garbo un po' retrò, se vogliamo, ha la prerogativa di far sentire un po' tutti come a casa loro. Ciao.
Michele

il 09/01/2003 alle 16:22