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Pubblicata il 17/01/2017
L'arma latente
ai posteri ben presente,
fu la peggio sulla pelle
non furono fiabe belle.....

perchè conobbi un saggio uomo,
che parlava di perdono,
lo faceva col volto scolpito
di rughe e di ferite,il suo invito:

"Scrivi che queste son Ferite di guerra"insomma,
nessun articolo,nessun comma,
perchè in guerra vince il più forte
e non bussa alla sua corte.....

''Scesero da nord mascherati da soldati
non erano amici e non furono amati,
imprigionati e presi a botte
pelle livida e ossa rotte.....''

per lasciarli orizzontali
agonizzanti ma uomini reali,
perchè pur di non tradire
si lasciavano morire....

"Ma tu sai cos'è il nervo di bue?''mi disse
lelio Speranza,e non solo ...mi descrisse
l'arma latente ,che dalla fine della guerra
lo accompagnava vivo,in terra.....

''La porto sempre con me per non dimenticare
quest'arma che ci ha fatto sanguinare,
fino a spaccarci non solo la pelle
ma le ossa e le budelle!!!!

mi chiese se volevo vederlo, il nervo di bue,
e per farmi capire la potenza... una o due
frustate alla scrivania
e il racconto diviene asfissia!!!!

mi vengono le lacrime agli occhi
comprendo il dolore e i rintocchi,
di quel malmenare feroce
che lascia me senza voce.....

''Ecco cos'era la guerra,
doloranti e rotti a terra,
fu cosi' che liberammo la città,
e fu ancora libertà.....''

giovani e forti,cinque amici,quello a me più vicino
liberata Savona ,fu ucciso da un cecchino!
non ancora consapevoli che la guerra era finita
un nostro amico perdeva la vita!

l'arma latente
resti alla mente,
perchè il Dott Lelio Speranza
non sia ricordato in quella stanza.....

non solo come Presidente del C.O.N.I
ma che il nervo di bue risuoni,
con la campana,che il ricordo non geli...
ogni giorno in Piazza Mameli.

scomparso un grande uomo
mio Cicerone
con affetto
al Dott Lelio Speranza. c.barux
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