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Pubblicata il 13/01/2017
Er cammeriere der Marchese Brija
-servitore integgerimo e fidato-
è ritenuto da tutto er casato
propio come si fosse de famija.

perché prima de lui a servi’ er casato
so’ stati tutti l’antenati sui,
-stirpe de servitori- perciò lui,
pensa come si lì ce fosse nato.

morì su’ madre e, a straporta’ er fardello
assieme ar servitor fedele e onesto
pure er Marchese c’era e disse questo:
-Ner dolore me sento tu’ fratello!-

e er servitore: -ma senza arroganza-
-Te do der tu si mi’ fratello sei.-
-Vabbè’ ma io te devo da’ der lei
pe’ nun scordasse mai de la distanza!-
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Carina,simpatica e musicale :)

il 13/01/2017 alle 15:07

Ha ragione Sabyr, Enio! Molto ben ideata e scritta! I miei rispetti

il 14/01/2017 alle 11:37

Simpatiche note di un verso con cadenze affini a quelle melodie verbali che solo in pochi sanno scrivere.

il 10/02/2017 alle 22:32