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Utente eliminato
Pubblicata il 12/01/2017
Giungeranno i tiepidi
e lenitivi giorni
che con quieto scorrere
leveranno la mia fiacchezza
così come gli alberi
con lievi sospiri
lasceranno andare
le sfinite foglie.
resterò svestita, reale
e la pioggia leggera
raggiungerà l'anima
diluendo la mia ipocrisia.
affondero' le mani
nella bruna terra
per nutrirmi
della sua misteriosa fertilità.
danzero' al passo
delle gioiose nuvole
morbide e sinuose onde
che solcano il cielo.
inebriata da densi profumi
e vivaci colori
vivrò l'agognato silenzio
e allungando le braccia
verso l'infinito
mi vestirò l'Autunno.

millina Spina, 21 Settembre 2016
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Un esempio palese di una poetica scaturita da una malinconia immotivata e che definirei esistenziale; un lavoro molto ben fatto che placa qui momenti di assenza spesso molto amati dai poeti.

il 11/02/2017 alle 17:35