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Pubblicata il 08/01/2017
Non fono, non foto,
un accenno di voce,
un recapito buono:
un fermoposta e basta
e costante la richiesta
d’una celere risposta.
non mi fu noto il nome,
ma l’abbreviazione
sigla della disperazione.
assenza di calore,
dissapore e pianto
e un franar dell’anima.
e si spegnea nel vuoto
per quel padre ignoto,
la madre sconosciuta;
ignorata e malvoluta,
non ne poteva più.
era un cuore semplice,
di nudità assoluta,
onestà e candore,
purezza avvelenata
dalle avversità.
ma poi all’improvviso
così senza preavviso,
non l’ho letta più.
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Toccante e coinvolgente, versi incisivi!

il 08/01/2017 alle 19:56

piaciuta me la rileggo

il 09/01/2017 alle 10:52

Profonda e commovente , versi che solo un anima dona alla mente,un saluto

il 09/01/2017 alle 17:12

Splendida, una metrica perfetta, musica all'orecchio, parole d'effetto. Hai contribuito alla bellezza nel mondo. Ciao.

il 25/01/2017 alle 23:07