Di fronte al matese
come figlio punito
raggomitolato alla sorte
il monte Saraceno
e in cima una maestosa croce
trespolo di preghiere
a ricordare il calvario
a smistare ululati del vento
topografia sogghigna
a nord est,
sventrato da una cava di pietre
arrivata alle ossa
lucide al sole
repellenti alla neve
ubriache alla pioggia
ai piedi ,sorgenti
piangono il grembo
ancor più l'indifferenza
di chi hanno allattato
viste dall'alto le case
cucce di iene
sazie allo spolpo
e in veglia a macera carcassa
rosolio d'avvoltoi
sul pendio belano
le ultime pecore
ripassano viottoli
vene ostruite al flusso
d'orgogliosi tratturi Sanniti
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da:Soste Precarie
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