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Pubblicata il 27/12/2016
Di fronte al matese
come figlio punito
raggomitolato alla sorte
il monte Saraceno
e in cima una maestosa croce
trespolo di preghiere
a ricordare il calvario
a smistare ululati del vento

topografia sogghigna
a nord est,
sventrato da una cava di pietre
arrivata alle ossa
lucide al sole
repellenti alla neve
ubriache alla pioggia

ai piedi ,sorgenti
piangono il grembo
ancor più l'indifferenza
di chi hanno allattato

viste dall'alto le case
cucce di iene
sazie allo spolpo
e in veglia a macera carcassa
rosolio d'avvoltoi

sul pendio belano
le ultime pecore
ripassano viottoli
vene ostruite al flusso
d'orgogliosi tratturi Sanniti
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da:Soste Precarie
www.santhers.com
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