L'evasione che tento
è una fuga sabotata
dai mostri della ragione
che mi scagliano
addosso nude evidenze
rastrello la noia
spiando un cielo ostile
alle mie strane fantasie
i voli pindarici non bastano più
icaro ne è un saggio esempio
allora gioco con miei spettri più veri
e li travesto di presenza
li rendo pallidi amanti
delle mie piccole paure
delle mie voglie sospese
manipolo sogni lucidi
poi mi trasformo nel bambino
che si diverte a fare csstelli di sabbia
a un passo dal mare
per vedere l'onda conquistare
la sua illusoria fortezza
ridendo poi, già pronto
alla prossima creazione
perchè lui ormai sa che tutto è apparenza
basta guardare una volta lo spettacolo
con gli occhi del prestigiatore
non con l'ingenuità dello spettatore
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