La Poetessa parla a se stessa e si rivede dolce fanciulla mentre corre libera e felice sulla riva del mare dove soltanto il profumo dell’ aria marina ne allieta il ricordo…ma leggero rumore di calpestio di passi porta la fanciulla in una vaga inquietudine…si sente seguita…incomincia un gioco fatto di curiosità ma anche di attenzione verso una situazione da capire, infatti gli scogli la nascondono e le danno sicurezza…il gioco in questa favola ha un lieto fine da Principe Azzurro ma una malinconica vena di mestizia in questo presente la rattrista…il tempo che fu con tutte la bellezza e la passione giovanile non è più…non si può impedire alla mente di riandare ai versi del Magnifico che cantava: “Quant’è bella giovinezza…” un leggero ma persistente sapore di sale si cosparge sulla vita di questo presente e la corsa non è più di libera cerbiatta ma è più stanca…forse un sorriso di un giorno vissuto in un tempo lontano può allietare il ricordo sfumato di un’ ora che non si ricorda più…; quegli occhi sereni certamente lo sono tuttora…
ROM questa riflessione - descrizione è a dir poco superba GRAZIE lo so che sai scrivere divinamente e mi dispiace che non lo fai su "oggi scrivo". In questo sito mi sento un estranea anche perche le risposte ai commenti non si possono dare nell'immediatezza. Come stai tutto bene? Fra poco è Natale ti mando un abbraccio forte forte P.S lo sai come mi commenti tu non lo fa nessuno sei l'interprete delle mie poesie più attento e raffinato che conosco ciao un bacio.....