PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/11/2016
Francesca non sognò
mai labbra più audaci
ma i frutti raggelati
dalle ventosità del tempo
bevvero tutte le ebbrezze,
le luci splendide ed i suoi baci.

ricordo ancora,
la mascherata era già in stanza
e le vostre radici si spezzarono
in vortici di danza.

cozzaste nel caos buio
di una vita fruttata
e Seme e Anima sentiste
nelle lacere vesti
quando l’interstizio verde
era ancora vostro amico.

intanto ruzzolo con la memoria
sulla voce di qualcuno
che sale in alto,
erta sulla quella buia colata
di pietrisco instabile.
  • Attualmente 3.5/5 meriti.
3,5/5 meriti (2 voti)