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Pubblicata il 05/01/2003
Ho guardato
La mia ombra allo specchio
Sogghignare
Tra riflessi di metallo

Ho spinto
Alla mia gola una lama
Rubata
In spirali di ferro

Ho un posto comodo
Nel Sole d’Oriente
E un veliero nervoso
Che stanotte già parte

Ogni perla, di certo, mi spetta
Ne fabbricherò mille tesori
Argento lucente e uniche gemme
Monili preziosi e cenere di stelle

Ogni cosa davvero tanto mi attrae
E mai abbastanza contenta
Ne farò miliardi di cocci
E, incurante, li vedrò cadere
Sanguinanti e corrotti
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...è sottile e tagliente questa tua poesia...proprio come una lama affilatissima...molto pungente nel suo profondo significato...
...un bacio...simy

il 06/01/2003 alle 00:38