Il lamentoso volo dei gabbiani celebra la tua stagione, le nebbie sui porti e la loro desolazione.
quando tu eri qui vedevo una luce blu sulle ombre del mio cuore.
e tu avresti detto che la morte è solo un sogno, così dormi senza ascoltare, ma puoi sentire il mio amore?
la torre dei fantasmi non guarda sul futuro ma resta immobile nel ricordo di chi non c'è più. Da lassù quanti occhi possono scrutare l'intimità delle mie paure, tu accarezzane qualcuna e fammi riprovare l'emozione della tua mano.
per i miei occhi che avevano incontrato l'acciaio duro e gelido dei sentimenti traditi le persone erano giocattoli da muovere e lasciare nell'oblio, tutti quei segreti che custodiscono erano divertenti, li torturavo senza alcun mistero. Sfinire le loro menti ed essere la divinità dei ricordi e degli inganni; ora il potere fugge a un luogo senza ritorno, la mia libertà su cosa posso misurarla?
quando non eri qui la vita aveva un riflesso nero, la morte è una verità della vita; dove posso scavare nel mio animo debole per trovare una sola luce di gioia?
ma tu mi hai lasciata troppo presto e adesso gli spettri allungano le loro mani, troppe tenebre addensano le mie sensazioni, potrei impazzire per sempre o essere salvata dal tuo richiamo; lascerò correre l'orologio.
l'azzurro calore di un fuoco fatuo, riempie le mie ore sole; veglio sul tuo sonno eterno, mi starai sognando?
i miei occhi ancora scrutano le nebbie in cerca dei tuoi occhi, di quella sfuggente traccia blu notte. Don don ripeton le campane, sento che mi stai chiamando...

.A.G.

(Una precisazione, parla un soggetto femminile di una storia che sto scrivendo)