colei che mi abita
e colei che la ospita
noi, che in poesia teniamo per mano sogni
che protestiamo sperando
sapendo che poesia è lingua universale
che ne vogliamo fare peso
che insieme alle altre coprano l’intera terra.
e bruci, bruci d’amore nelle parole
muori e vivi ogni volta
portandoti sempre con te.
arriva l’attimo, il minuto, l’ora,
dove mani di carne divengono trasparenti
leggere come farfalle : lo spirito è qui.
sulla pelle il fiume scorre lento
coprendo le anse perché sa che sono sue.
nel letto, da sempre la mia culla
gioisco delle carezze generose e continue.
la gioia assomiglia alla bambina
lei è musica ed io armonia.
lacrime non più se non per irrigare campi
e dar da bere ad alberi
eccomi cresciuta ancora una volta.
si, colei che mi abita e colei che la ospita
sono la stessa persona.
susanna
deguidi