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Pubblicata il 09/10/2016
Per meritare qualche amico in cielo,
del mio rispetto non privai nessuno,
l'esaltazione fu da me lontana
non suscitai stupore per l'aspetto
e mi coprii di velo alla campana.
non servo dei servi diventai
e d'essere grande non bramai.
non mi feci chiavo dei miei servi
ma, v'assicuro, non li tormentai;
ai primi posti non bramai sedere
né all'estreme file fui piazzato.
non fui mai primo né lo sospirai
non valicai colli di grandezza,
né la ristrettezza misurai;
ma l'immodestia fu il mio peccato
perché non nego di aver sognato
qualche amico in cielo assicurato.
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Poesia formalmente splendida, superata dalla grande e onesta disamina interiore che rispecchia una vita di profondi valori senza nulla perdere millantando o sperando benevolenza celeste. Un caro saluto! Ax

il 09/10/2016 alle 19:55

Splendida.

il 09/10/2016 alle 22:49

Credo che nel tuo fare e dire ,hai amici in cielo come sulla terra. Virtù e sapienza fanno onore agli uomini e tu di sicuro lo sei! Piaciuto molto il modo di come ti sei distinto in versi. un saluto

il 11/10/2016 alle 15:08

gentiluomo ...un im pasto di virtu',onesta',educazione...caro Ugo se molti fossero come te, come sarebbe piu' gradevole la vita di tutti i giorni.Sii fiero e se hai amici in cielo ne sono sicura,ne hai molti anche in terra, Io per prima.Marinella

il 15/10/2016 alle 10:26

Versi profondi quanto eleganti! cordialità, Ugo.

il 27/11/2016 alle 21:50

Bellissima e utile. L'umiltà è un valore da tener fra i primi.

il 13/08/2018 alle 09:37