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Pubblicata il 08/10/2016
E quando brucio
mi sento viva
nella convulsione
di una strana febbre
lo godo dell'inferno
che mi abita corpo e spirito
io amo il mio sacro demone
quando stupra
le mie stupide certezze
sfonda i limiti
apre i lucchetti
di superflue censure
mi immerge nella verità
delle mie paure
e poi mi scaglia nell'audacia
io godo dell'inferno
che mi precipita
nel centro dell'abisso
perchè abisso è l'essere
il mio sangue è bollente
il mio battito è potente
resisto alle ferite
assuefatti al cianuro
del veleno non si muore
voglio il segno suila carne
e il curaro sulla freccia
e quando brucio
mi sento viva
io godo dell'inferno che mi abita
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Un atto di fede al Dark Lord... ;-)

il 08/10/2016 alle 12:27

Mezzo diavolo e.... :) ciao Ax

il 08/10/2016 alle 14:15

Questi rapidissimi versi vestono un abito insolito ma gradevole. La parola diventa quasi un oracolo e incede con grande efficacia simbolica.

il 09/10/2016 alle 11:51

Grazie Ugomas.

il 09/10/2016 alle 12:19