penso a questi invalicabili valichi
scavalcati a piè pari calzati
con stivali di gomma nera
d'estate tra cespugli d'assenzio e d'ortiche un'anatra muta incede
bilanciando il grasso culetto
passa nel cielo a strisce
un raro aereoplano tutti
alzano gli occhi a parte me
che guardo le mutandine d'una bimba
accucciata a cogliere fiorellini
così bucolico è il presente infante
che scompare come un sasso lanciato
nella pozza d'acqua per le mucche
il tempo ci attraversa come una fiocina
di panna e fuoco imbiancandoci
se restiamo vivi come ci avesse nevicato addosso
e chi è crepato presto ha portato nella tomba
la sua chioma bionda ma sono sempre
altri tempi d'altri e pure nostri
conservati su rare foto sgualcite in bianconero allora i colori c'erano solo dal vivo
e il resto come sempre manca