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Pubblicata il 04/10/2016
e la croce cadde inzuppata sotto il peso
di un cristo
mai visto

e la croce natura arborea gemmò fuori
nuove gambe e nove braccia
e scalò il monte Erebus

dal cocuzzolo, dal cacumine inveterato
scatarra bolidi di fuoco aspro
ai lombrichi dei mortali

trafigge i costati le cosce gli orgasmi intercrurali
incendia gli attrezzi spinosi puntuti di morte
e piacere che nascondete nelle case

dà un notevole fuoco ai fiumi anche
scioglie i ghiacciai delle Ande

il cristo intanto veleggia in un etere
che va assottigliandosi verso il nero cosmico
come un pallone (s)frenato, gonfio

del suo mandato
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ciao

il 04/10/2016 alle 11:31

Bravo hai espresso bene la decadenza dell'attuale Cristianesimo

il 04/10/2016 alle 12:06

sì, non era ciò che volevo fare cmq, anche di quella me ne infischio l'anima invero.

il 04/10/2016 alle 12:36

p..tt..nalam..d..nnnnnnnnnnnnnnnnnnnnaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

il 06/10/2016 alle 13:30