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Pubblicata il 27/09/2016
Negli ultimi giorni settembrini

volge i suoi occhi color sole

gialli l’elianto tuberoso al cielo,

un sol ramo ogni anno per magia

si china in basso e a me lo sguardo

volge e poi al vento dondolando

i suoi occhi mi sembrano parlare

è come la voce dolce di mio padre

che queste parole pare sussurrare:

di questi fiori ricordi nella stagion

in vita alla mamma un mazzolin

solevo portare e nell’eterno sonno

stando a lei vicino non vorrei oggi

pur mancare, ancor più in basso scende

il ramo ed offre i giallo fiori pian

pian dondolando verso la mia mano

che al cimiter a lei per lui porterò

come ogni anno sempre all’indomani
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riesci sempre, Rusticus; a costruire con i versi quadri d'antan di raffinata fattura, esponendo ogni volta al lettore, un tuo ricordo, una emozione, un pensiero, intimamente caro, espresso sempre con lo stile e la grazia che sono la tua cifra poetica. sergio

il 28/09/2016 alle 06:02

Gentil Poeta e amico Sergio, grazie per la costante attenzione e della costante gentilezza nei commenti. Buona giornata e con stima cordiali saluti giuseppegc ( rusticus)

il 28/09/2016 alle 12:20