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Pubblicata il 13/09/2016
Guardavo la morte
nei tuoi occhi vitrei
immobili, sospeso
non più vivo
in un solitario
abbandono.
rapito al fragore del mondo
solo, assente, estraneo
da chi vicino ti piangeva.
il cuore non pulsava
immerso nella solitudine
silenziosa fredda dell'eternità.
nella mia ingenuità speravo
di comunicare con te
oltre la cortina del silenzio.
il mio spirito era pronto
a recepire il tuo richiamo.
voce che in un eco lontano
riconosco e sempre mi parla d'amore!

mirella Narducci
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