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Pubblicata il 03/01/2003
Vorrei
immaginare un mondo
Che mi dia la sensazione di pace

come
guardarlo
Per non scoprirlo pieno di errori ?

Vorrei
sconvolgere la mia anima
Per farla ritornare innocente

Come
mi ritroverà il giorno
Dopo una notte devastante ?

Vorrei
gridare al tempo
Di fermarsi di retrocedere

Fammi ricominciare
ritrovare l’attimo che precede
La forza di ammettere i miei limiti...
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l'assurdo che volevo evidenziare...è dettato da un lavoro (se pur piccolo, ma il mio) fatto con pazienza e sconfitte.....ma anche con dei piccoli profitti, tale da avermi fatto capire un po' meglio la dinamica umana. Non sono rimpianti..determinati da stati d'animo attuali..sono considerazione,dopo aver percepito che, se potessimo essere cosi' bravi tanto da considerare i nostri limiti, tipici della condizione umana ...ci risparmieremo delle grandi sofferenze e delle grandi battaglie.... Invece per arrivare lì..(parlo per me) sono occorsi diversi anni....
Grazie, un cordiale saluto
Marcella

il 03/01/2003 alle 18:43

Bella!
Consapevolezza dei limiti ma ansia di progresso interiore.
Gli elementi ci sono tutti!
E poi il titolo mi ha ricordato quel bel libro Essere o Avere?
E tu appartieni alla "categoria dell'essere".
Brava.
Er

il 03/01/2003 alle 20:27

...poesia molto particolare...e densa di significato...ti stai studiando rapportandi al mondo che ti circonda...il mondo non ci parla più...ci sentiamo soli fra mille persone...tu rivuoi la tua dimensione e rivuoi il tuo mondo...
...devi accettare tutto..tu esisti amica mia...ed il mondo è già pronto a ricominciare...
...un bacio...simy

il 04/01/2003 alle 01:01

...si, l'ho letto anch'io quel libro, diversi anni fa
Mi piace la tua raffinata sensibilità,mi eccita la mente , mi piacciono i commenti se questi coincidono con un "sentire" comune. Posso affermarti che, se non avessi saputo accettare i miei limiti, non avrei potuto scrivere quelle considerazioni. Credo che, solo percependo le dinamiche del nostro essere ,si possa descriverle.
Grazie, ciao Ernesto !
marcella

il 04/01/2003 alle 04:54

sai simy, è accettando i propri limiti,appunto, che puoi descrivere la voglia "presuntuosa" di volerli precedere, perché capendone la dinamica , intravvedi quanto sia impossibile e utopico immaginare di esserne priva....questo mio volere è messo al condizionale...proprio perché i "se" mancano tutti
Un abbraccio
marcella

il 04/01/2003 alle 05:07